L'Applied Behavior Analysis (ABA) è una metodologia efficace per comprendere e modificare il comportamento umano. Questa disciplina, originariamente sviluppata da B.F. Skinner negli anni Trenta del Novecento, è cresciuta e si è evoluta nel corso degli anni, diventando un potente strumento per affrontare una vasta gamma di sfide comportamentali e di apprendimento, specialmente nel contesto dei disturbi dello spettro autistico (ASD). Esaminiamo i suoi principi fondamentali, le applicazioni pratiche e il suo ruolo nella promozione del benessere individuale e nel lavoro con bambini nello Spettro.
L'ABA è una scienza del comportamento che si basa su una serie di principi fondamentali
Fondamenti dell'Applied Behavior Analysis (ABA)
L'ABA è una scienza del comportamento che si basa su una serie di principi fondamentali. Uno di questi è il concetto di "condizionamento operante", sviluppato da Skinner. Il condizionamento operante postula che il comportamento sia influenzato dalle sue conseguenze. In altre parole, le azioni che portano a esiti positivi e piacevoli tendono ad essere ripetute, mentre quelle che portano a esiti negativi e spiacevoli tendono a diminuire. Da ciò deriva che il Rinforzo (vedi prossimo paragrafo) è molto più efficace, nel modificare il comportamento, rispetto alla Punizione.
Inoltre, l'ABA si basa sull'osservazione sistematica del comportamento. Gli analisti comportamentali raccolgono accuratamente e sistematicamente dati, per valutare i comportamenti problematici e identificare i modelli comportamentali. Questi dati sono essenziali per la progettazione di interventi mirati, adatti alla disabilità, ai disurbi del comportamento, ai disturbi dello Spettro Autistico.
Principi dell'ABA
L'ABA si basa su una serie di principi chiave che guidano l'intervento comportamentale. Alcuni di questi principi includono:
- Rinforzo (Reinforcement): Questo principio prevede l'uso di rinforzi positivi o negativi per aumentare la frequenza di un comportamento desiderato o diminuire la frequenza di un comportamento indesiderato. Ad esempio, se un bambino mette via i giocattoli dopo il gioco (comportamento desiderato), può essere ricompensato con un premio, aumentando così la probabilità che ripeta quel comportamento. Le parole “positivo” e “negativo” non hanno valenza etica né legata alla piacevolezza/spiacevolezza. Si definisce positivo un rinforzo in cui si “aggiunge qualcosa”, ad esempio si fornisce un dolcetto in seguito all’emissione del comportamento desiderato; al contrario, si dice negativo il rinforzo in cui viene allontanato uno stimolo avverso (ad esempio quando indossiamo la cintura di sicurezza e il suono fastidioso si interrompe).
- Punizione (Punishment) : La punizione è una conseguenza del comportamento emesso, con lo scopo di ridurre la frequenza di un comportamento indesiderato. Anch’essa può essere positiva o negativa. Un esempio di punizione negativa è il time out: per qualche minuto si toglie l’accesso a uno stimolo positivo (ad esempio la stanza del gioco) in seguito a un comportamento non desiderato. Il time out è uno delle poche punizioni utilizzate ancora oggi, poiché gli studi hanno dimostrato che il rinforzo è estremamente più efficace, e i suoi risultati sono più duraturi. Inoltre, la punizione solleva ovviamente questioni etiche.
- Modellamento (Shaping): Questo principio comporta la suddivisione di un comportamento complesso in passi più semplici e la ricompensa dei progressi verso il comportamento desiderato. Ad esempio, se si insegna a un individuo a leggere, si inizia con lettere e parole semplici prima di avanzare a letture più complesse.
- Generalizzazione (Generalization): Si cerca di far sì che il comportamento appreso in una situazione si estenda a diverse situazioni e ambienti. Ad esempio, se un bambino impara a dire "grazie" a scuola, si cerca di farlo applicare anche a casa e in altri contesti. Una delle difficoltà specifiche dei bambini nello spettro è proprio la generalizzazione: spesso infatti, un comportamento appreso in un contesto (ad esempio allacciarsi le scarpe nel Centro educativo) non viene emesso anche altrove (come a casa).
Applicazioni dell'ABA
L'ABA ha un'ampia gamma di applicazioni, ma è particolarmente nota per il suo ruolo nell'educazione e nell'intervento nei confronti dell'autismo. Gli interventi basati sull'ABA per l'autismo spesso coinvolgono un'analisi comportamentale dettagliata, la progettazione di obiettivi comportamentali specifici e l'uso di rinforzi positivi per promuovere il comportamento desiderato. Generalmente viene utilizzata con bambini e adolescenti a basso funzionamento o significativi deficit nella comunicazione verbale, perché attraverso il comportamentismo è possibile sviluppare competenze e apprendimenti che promuovono l’indipendenza, senza l’uso della parola, o con comunicazioni molto limitate.
Senza che ce ne rendiamo conto, tuttavia, siamo sistematicamente sottoposti a tecniche comportamentiste ed ABA. Un esempio molto intuitivo sono i bollini della spesa, che fidelizzano il cliente al supermercato con la promessa di un rinforzo differito (cioè i premi conquistati al raggiungimento di una specifica soglia di punti). Tale sistema si chiama Token Economi ed è utilizzato anche dagli specialisti ABA con bambini nello Spettro.
Conclusioni
L'Applied Behavior Analysis è una disciplina scientifica che ha dimostrato di essere efficace nel comprendere e modificare il comportamento umano. La sua applicazione si estende dalla gestione del comportamento nei bambini all'intervento con individui con disturbi dello spettro autistico. Tuttavia, è importante utilizzare l'ABA in modo etico, rispettando i diritti e le esigenze individuali. La continua ricerca e lo sviluppo di metodi più inclusivi e culturalmente sensibili sono fondamentali per il futuro dell'ABA come strumento per migliorare la qualità della vita delle persone.