Qualche volta, nella mia attività di terapeuta di bambini ed adolescenti nello spettro autistico, mi capita di andare nelle scuole a raccontare spiegare ai compagni cosa significa essere nello Spettro. Ho inventato una piccola storiella, mutuata dalla celebre vignetta, attribuita ad Einstein e facilmente reperibile su internet, raffigurante il professore che chiede a diversi animali (tra cui un pesce rosso e un pinguino) di arrampicarsi su albero.

Ecco il testo della mia storiella.


Sotto ad una grande acacia nella savana ci sono un elefante, un coccodrillo, un leopardo, una tartaruga, e un fenicottero.
Sono tutti studenti di una scuola e il professore, che è un rinoceronte, dice: “stamattina ci saranno delle verifiche:
-alla prima ora interrogazione di nuoto e apnea;
-la seconda interrogazione di spostamento tronchi;
-alla terza resistenza al lancio dei sassi;
-alla quarta prova di velocità;
-alla quinta esercitazione di volo”.


La scelta degli animali e delle prove non è stata fatta a caso. Ogni animale è il più bravo in una delle prove ed è proprio scarso in un’altra, ma diversi animali possono comunque cavarsela abbastanza bene in prove diverse. È più o meno quello che succede in un gruppo di ragazzini.

Ad esempio: la tartaruga è la più brava in nuoto e apnea, mentre naturalmente non vola, ed è lenta, però sul lancio dei sassi potrebbe cavarsela piuttosto bene. Il leopardo è ovviamente il più veloce ma non è bravissimo nelle altre prove. Magari con la sua agilità i sassi potrebbe scansarli, mentre il rinoceronte ha la corazza dura per resistere ai colpi e corre piuttosto veloce, ma con il volo non ha proprio possibilità.


Dopo aver letto la storia

Dopo aver letto la storiella si possono proporre alcune domande alla classe per incoraggiare la conversazione:

  • Come si sentono gli animali quando devono essere interrogati di una disciplina in cui non vanno bene?
  • Come reagiscono gli altri animali della classe?
  • E se la classe fosse tutta di fenicotteri e dentro ci fosse un leone, e la lezione fosse sul volo? Come si sentirebbe il leone?

Esempio

Successivamente si può fare un esempio, a partire dagli animali della classe, per portare l’attenzione sul ragazzino per il quale si è venuti in classe.

Per esempio:

  • Facciamo finta che la vostra classe sia fatta solo, ma che tra voi ci sia un coccodrillo. Chi di voi pensa di essere il coccodrillo nella classe di elefanti? Perché?
  • In che senso secondo voi parlo di coccodrilli e di elefanti? Cosa hanno di simile e cosa di diverso?
  • Come si sente il coccodrillo nella classe di elefanti?

Domande per la classe

Altre domande che possono aiutare la classe nel corso della conversazione (che dura circa 2 ore) possono essere:

  • Naturalmente non siete una classe di elefanti, perché siete tutti diversi. Alcuni di voi sono più bravi in certe cose, e meno bravi in altre.
    Chiedere degli esempi liberi ai vari ragazzi e chiedere nello specifico qualche esempio sul ragazzino aspie, sia di talenti, sia di difficoltà.
  • Come ci si sente a non essere bravi in qualcosa? Vi è già successo?
  • Cosa possono fare i compagni per aiutarvi quando vi sentite non capaci in qualcosa?

Far riflettere sul fatto che spesso a scuola tutti devono affrontare la stessa prova, e introdurre il tema delle prove differenziate spiegando a cosa servono (Un rinoceronte DEVE avere un deltaplano per volare, sennò non sarà mai alla pari del fenicottero!).



Quasi sempre a questo punto introduco il tema di uguaglianza vs equità usando questa vignetta:


A questo punto inizia la seconda parte della chiacchierata, in cui ci si concentra sul ragazzino per cui è stato indetto il momento di confronto. si incoraggiano i ragazzini a intervenire liberamente, ma mettendo delle regole di linguaggio ed essendo molto severi ai primi tentativi di presa in giro dei compagni, nel caso ci fossero. Si conclude ricordando ai compagni che possono sempre chiedere agli insegnanti in caso avessero dubbi, e che possono anche chiedere direttamente al ragazzino informazioni e spiegazioni.

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